Perché alcune persone anche molto anziane stupiscono per la loro lucidità mentre altre vanno in contro a un decadimento cognitivo molto presto?
Certamente influisce il fattore genetico. Ma non è il solo.
Numerosi studi scientifici hanno provato che per mantenere il proprio cervello in forma dal punto di vista cognitivo, ridurre il rischio / ritardare l’insorgenza di demenze tipiche dell’età seniili come il morbo di Alzheimer, è utile:
- fare esercizio fisico
- allenare le capacità cognitive con esercizi ad esse specificamente dedicate.
Per l’esercizio fisico, consiglio il Movimento Arcaico.
Riguardo all’allenamento cognitivo, a chi conosce bene l’inglese può essere d’aiuto il servizio di www.lumosity.com, che offre giochi per tenere il cervello attivo e ben funzionante. Ti propone un test iniziale, paragona i tuoi risultati con quelli di altre persone della tua età anagrafica e ti offre anche un training personalizzato (quest’ultimo a pagamento).
Un altro aspetto, ben conosciuto dai neurologi, è l’associazione della demenza alla depressione. Quest’ultima dev’essere dunque curata non solo in quanto problema in sé, ma anche per ridurre il rischio di un futuro decadimento cognitivo.
Aggiornamenti:
Secondo i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry, nei pazienti bipolari un programma di allenamento di 70 ore riduce alcuni problemi caratteristici, cioè problemi di memoria e di velocità di elaborazione. Un articolo in italiano su questo studio si trova a questa pagina di Healthdesk.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Psychology: General, i giochi di brain training non migliorano le performance cognitive. Un articolo in italiano che ne parla si trova a questa pagina di Healthdesk. Da tenere presente che una cosa è il miglioramento delle funzioni cognitive nell’arco di mesi e un’altra è il loro mantenimento nell’età avanzata.