Battaglie civili e meritato relax

Molte persone che promuovono giuste cause si trovano ogni tanto con la frustrazione di ottenere pochi risultati e tantissimi feedback di disinteresse o addirittura offensivi.

Un’idea di ciò che suggerisco a chi vuole evitare il “burn out da frustrazione comunicazionale” può esserti data da un ritaglio di messaggio che ho scritto a una mia amica quando parlavamo della non facile penetrazione nell’opinione pubblica dell’allarme sui rischi delle otturazioni dentarie fatte con amalgami al mercurio (che hanno dato a migliaia di persone patologie neurologiche, tumorali e non solo.. con l’occasione ti invito a guardare questo post dedicato all’argomento). Lo incollo di seguito con qualche aggiunta e adattamento.

“Diamo pure il massimo, ma non ci avveleniamo al posto di chi preferisce rimanere avvelenato di informazione drogata e di mercurio. Faccio quello che posso, io che di amalgami in bocca non ne ho… Se la gente mi dà ascolto bene, altrimenti: il blog dedicato a questa causa l’ho creato, il mio sito Psicoperformance lo linka, le adesioni attendono di diventare 1.200 per una manifestazione… Stando alle (molte) energie e il (molto) tempo che ho deciso di dedicare a questa causa, ho adesso facoltà di rilassarmi e star sereno. E se un giorno mi stuferò di dare perle ai porci, dirò serenamente amen e vaffanculo”

C’è chi sceglie la pigrizia, e poi esercita un diritto che quindi non ha: lamentarsi.
Io scelgo di lavorare, e poi esercito un diritto che quindi ho: rilassarmi.

Nel promuove una giusta causa, ti suggerisco di seguire queste regole:

  • decidi se stabilire una data (anche orientativa) entro la quale, indipendentemente dal fatto che il tuo intento sarà raggiunto oppure no, smetterai di occuparti della cosa
  • se hai deciso di non stabilire una data di fine iniziativa, stabilisci fin dall’inizio le risorse di tempo, denaro ed energia che vuoi stanziare per la tua battaglia (es. “al massimo 300 euro in tutto”, oppure “al massimo 300 euro l’anno”, oppure “al massimo mezz’ora al giorno”
  • decidi fin dall’inizio quali sono le condizioni per le quali conviene interrompere una discussione con qualcuno che non vuole capirti

Valorizzare le tue risorse di energia significa non solo coltivarle e usarle bene, ma anche distribuirle razionalmente:  sono PREZIOSE (come le perle che può capitare di offrire ai porci) e LIMITATE come il tempo della nostra vita.

Alimenta la tua serenità con quello che tu fai, indipendentemente da ciò che ottieni: non c’è NESSUN motivo per cui non si debba considerare la vita come un gioco, dove l’importante è partecipare dando il massimo. Fra l’altro, è proprio agendo con questa mentalità che poi si ottengono buoni risultati.

Probabilmente non ti saranno nuove le famosissime parole che riporto qui sotto, che trovo educative e che credo ogni tanto possa far bene rileggere, indipendentemente da quanto controversa sia la figura storica dell’autrice, Madre Teresa di Calcutta:

L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
non importa… AMALO [sì, puoi anche mandarlo affanculo mentre lo ami sotto sotto (a volte mooooooolto sotto sotto).. in certi casi secondo me è la cosa giusta]
Se fai il bene, diranno che lo fai per secondi fini egoistici
non importa… FAI IL BENE.
Se realizzi i tuoi obiettivi, incontrerai chi ti ostacola
non importa… REALIZZA.
Il bene che fai, forse domani verrà dimenticato
non importa… FAI IL BENE.
L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
non importa… SII ONESTO E SINCERO.
Quello che hai costruito può essere distrutto
non importa… COSTRUISCILO.
La gente che hai aiutato, forse non te ne sarà grata
non importa… AIUTALA.
Dà al mondo il meglio di te, e forse sarai preso a pedate
non importa… DA’ IL MEGLIO DI TE [consiglio, contestualmente, di imparare a schivare le pedate].

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