Nozioni fondamentali

La gelosia del territorio lasciala ai cani

Mi sono entrati i ladri in casa e da quel giorno...Avrai sentito dire e forse avrai anche tu detto qualcosa del genere:

“Se i ladri mi entrano in casa, ciò che pesa ancor più del furto è la violazione di uno spazio mio… e questo dà un grande disagio psicologico che dura per moltissimo tempo: la tua casa non la senti più tua”.

Tantissime persone, quando sentono un discorso come quello esemplificato sopra, fanno di sì col capo e danno per scontato che sia normale voler “proteggere il proprio territorio”. Questo atteggiamento viene spesso inteso e divulgato come un valore positivo: i ragazzi che vivono ancora coi genitori si sentono dire: “Se un giorno avrai una casa tua ti renderai conto di quanto è importante!”
Quando uno è “geloso della sua roba”, questo viene fatto passare di solito come come una semplice caratteristica di cui prendere atto e non come un difetto, così come la gelosia del fidanzato o della fidanzata vengono fatti passare per una piacevole conferma del fatto che si è innamorati…Leggi tutto »La gelosia del territorio lasciala ai cani

Risveglia e segui il tuo prezioso istinto

L’istinto è importante per esseri umani quanto per gli animali. Nelle civiltà occidentali moderne è spesso offuscato e, quando fa “capolino”, è purtroppo percepito come un problema anziché la preziosa risorsa che in effetti è. In questo articolo, qualche consiglio per far rivivere e valorizzare il tuo istinto, a cui è bene attribuire un ruolo fondamentale nelle decisioni importanti.

Ogni animale ha un mezzo prezioso che gli suggerisce ciò che è meglio fare: l‘istinto. L’essere umano non fa eccezione.

Ma spesso l’essere umano non lo ha ben chiaro, e allora capita di sentire frasi come

“L’istinto mi dice di comportarmi in un modo, e la ragione mi dice di comportarmi nel modo opposto”.

Accade tipicamente quando c’è un conflitto fra:

vantaggio a lungo termine / vantaggio a breve termine (es. “Se studio fra un mese passerò l’esame; se vado al luna park mi diverto subito… quindi cosa faccio oggi? Studio o vado al luna park?”)

voler assecondare una pulsione / rispettare un principio morale (es. “Sono sposata, quindi non posso farmi possedere da un altro uomo, anche se ne ho voglia”)Leggi tutto »Risveglia e segui il tuo prezioso istinto

Stato generativo: la migliore versione di te stesso

… o di te stessa, naturalmente.

Lo stato generativo è lo stato psico-somatico che in ogni campo della tua vita dà i migliori risultati possibili a parità di risorse in tuo possesso.

Essere nel proprio stato generativo non significa avere una bella sensazione o emozione. Si tratta infatti di un atteggiamento. Più precisamente, si tratta di un atteggiamento operativo, e cioè del modo in cui ti poni nei confronti dei dati di fatto e di cosa tu vuoi.

Ad esempio è possibile che una situazione spiacevole sia impossibile da risolvere in quel momento, e che provochi inevitabilmente dolore. In tal caso, trovarsi in stato generativo significa tornare non istantaneamente felice, ma almeno presente e focalizzato su ciò che è meglio fare in quel momento, anziché “piangersi addosso” inutilmente commentando la spiacevolezza della situazione.

Di caratteristiche opposte allo stato generativo è lo stato “inibitorio”.Leggi tutto »Stato generativo: la migliore versione di te stesso

Scegli bene luoghi e oggetti

Ogni immagine ha un significato per l’inconscio e quindi un’influenza sulle emozioni a un qualche livello: ognuno dei molti stimoli recepiti ogni giorno viene interpretato come neutro, piacevole oppure fastidioso/pericoloso, generando in quest’ultimo caso una reazione di rigidità e un atteggiamento di difesa. Questo vale non solo per immagini il cui significato è eclatante (es. vedere una ragazza che ci arrapa / vedere una multa sul proprio parabrezza), ma anche su quelle a cui una persona non fa caso in quanto:

– non è abituata a portare attenzione alle proprie sensazioni “sottili”
– l’immagine raggiunge la sua mente a livello subliminale
– ci ha fatto l’abitudine, e tende automaticamente ad interpretare quel piccolo disagio come “normale”
– a causa dei molti impegni, è convinta che le cose davvero importanti sono altreLeggi tutto »Scegli bene luoghi e oggetti

Qual è la vera causa della tua situazione?

C’è chi spiega un sintomo parlando di fisiologia, chi parlando di psicosomatica, chi di energia, chi di karma, chi di irretimenti da trattare con le Costellazioni Familiari. Chi ha ragione?

Hanno ragione tutti.

Ha torto solamente chi crede che alcuni di questi aspetti non siano degni di essere indagati.

Eventi e situazioni personali si possono interpretare come risultato della nostra storia:

– karmica (che concerne l’evoluzione personale-spirituale)
– sistemica (vedi costellazioni familiari e sistemiche)
– psicologica profonda (che concerne traumi, convinzioni radicate, identità)
– psico-sociale (che concerne le relazioni)
– energetica (vedi medicina tradizionale cinese)
– fisiologica (che concerne il sistema nervoso, il sistema osteoarticolare, l’apparato cardio-circolatorio, etc)

Non intendo dire che tale risultato proviene da un’interazione sommatoria, sottrattiva o in qualche modo modulatoria di questi aspetti. Ognuno di essi, anche preso singolarmente, ha una coerenza sufficiente da spiegare la situazione di una persona, anche se nella maggior parte dei casi le nostre conoscenze non ci mettono in grado di leggerla se non indagando in più di un aspetto.Leggi tutto »Qual è la vera causa della tua situazione?

La salute prima di tutto… anche in senso cronologico!

Una brutta abitudine umana è quella di sopportare un dolore fisico, o un malessere emozionale rimandandone il rimedio a “più tardi”, dopo che saranno state svolte altre attività, altri compiti, altre commissioni.

Pensa, ad esempio, a una persona che un giorno ha mal di schiena. Conosce bene degli esercizi efficaci che lo farebbero migliorare. Cosa fa, però? Rimanda l’esecuzione di questi esercizi perché ha da fare altre cose, lasciandola alla fine dei propri compiti, e soprattutto non lo classifica come compito importante.

Questo è dovuto a volte all’effetto Zeigarnik, ovvero quella tendenza a completare un’attività che si è iniziata, anche quando sarebbe opportuno interromperla per un’altra a cui evidentemente spetterebbe la precedenza. Oppure è dovuto alla tendenza a mantenere le proprie abitudini, compresa quelle di dare la priorità a certe cose e non ad altre, indipendentemente dall’importanza che la persona attribuirebbe ad ognuna di esse se si fermasse un attimo a riflettere.Leggi tutto »La salute prima di tutto… anche in senso cronologico!