Due domande importanti

Ci sono alcune domande molto utili al miglioramento personale… Ce n’è una che, prima ancora di suggerire la messa in pratica o la ricerca di tecniche o cambiamenti specifici, può spingerti a non vivere nell’inerzia, ma attivamente e da protagonista.

Questa domanda è:

Sono davvero soddisfatto della direzione in cui sta andando la mia vita?

Molte persone hanno paura di chiedersi una cosa del genere, perché sanno che la risposta sarebbe “No” e, quel che è peggio, non avrebbero né il coraggio né la voglia di far qualcosa affinché un giorno la stessa domanda abbia come risposta un bellissimo “Sì!”. E allora solo una volta all’anno, o una volta al mese, o sporadicamente quando capita di entrarci nel corso di una conversazione leggera, o in corrispondenza di una crisi di accumulo di insoddisfazione (che purtroppo spesso sfuma in un ritorno alla situazione precedente) queste persone riflettono su un argomento che invece chiunque, oltrepassato il periodo dell’infanzia, dovrebbe considerare il più importante e basilare.

Il mio consiglio è: poniti questa domanda spesso. Fanne una routine.

Ad esempio ogni volta che ti svegli, ogni volta che stai per addormentarti, nei “tempi morti” (fila in mezzo al traffico o all’ufficio postale, sala d’aspetto, etc). Rispondi sinceramente, sapendo che rispondere sinceramente può solo fare il tuo bene.

È facile e veloce rispondere, considerato che se hai anche un minimo di titubanza, la risposta è “No” 🙂
Considera inoltre che anche risposte del tipo “Beh, sì”, oppure “Tutto sommato sì” equivalgono a un “No”. Perché le azioni quotidiane e il flusso di eventi in cui vivi, così come un vettore che puoi rappresentare graficamente, sono orientati in modo da conferirti il ruolo che in questo mondo vuoi avere, oppure… no. Analogamente a ciò che accade in geometria, non si può “puntare abbastanza” in una certa direzione: se la direzione è diversa anche di poco da quella che dovrebbe essere, questa diversità si evidenzia sempre più man mano che si procede. Il tuo focus, la tua dedizione possono portarti ad agire nel modo in cui senti di essere il miglior te stesso, oppure quest’ambizione può non sussistere. E in tal caso la risposta alla domanda sarà “No”.
Nota: non sto dicendo che per rispondere “Sì” devi aver ottenuto o avere la sicurezza di ottenere tutti gli obiettivi che ti sei preposto. Avere una certa direzione significa sapere di comportarsi costantemente secondo la propria natura, agire in ogni momento in base alla propria personale propulsione, quella che sentiamo essere giusta per noi, quali che siano i risultati ottenuti e che si otterranno.
E poi, dopo la domanda “Sono davvero soddisfatto della direzione in cui sta andando la mia vita?”, qualunque sia stata la risposta che ti è venuta in mente, chiediti:

Cosa voglio?

Stavolta non è detto che la risposta arrivi subito, e anzi spesso occorre del tempo per capirlo (per abbreviare i tempi di questa risposta puoi riflettere a lungo, o accorciare i tempi facendo specifici esercizi, o accorciarli ancor di più con una sessione di Life Coaching). La cosa certa è che prima ti poni questa domanda, prima darai una risposta, e prima la tua vita troverà la sua strada, se non l’ha ancora fatto.
È umano quanto frequente procrastinare ciò che non è comodo fare o dire, ciò che non dà un vantaggio immediato: lo studio di una materia, una conversazione non piacevole ma necessaria, il riordino di una stanza, etc. E umano quanto frequente è anche uno dei più grandi, “latenti” errori che si possa fare: procrastinare di farsi le domande più importanti e di dare ad esse una risposta.

Sono davvero soddisfatto della direzione in cui sta andando la mia vita?

Cosa voglio?

Il PRIMO ed *IMMEDIATO* passo da intraprendere per vivere una buona vita è dare una risposta a queste due domande.

Il secondo passo è fare del primo un’abitudine quotidiana.

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