C’è il Karma… Quindi va tutto bene… Forse.

Il contenuto di questo post potrebbe apparire in controtendenza rispetto all’articolo di poche settimane fa, intitolato “Un’alternativa al perdono: Magari te lo sei meritato!“… Ma non è così. Si tratta di comunicare nel modo adeguato con sé stessi e con gli altri a seconda del punto di vista che in quel momento è utile e a seconda del punto di vista che in quel momento è accettabile per una data persona.

Ho sentito molti divulgatori di sviluppo personale dire che “tutto va bene, esperienze belle e esperienze brutte”. Sì, anche quelle brutte, perché sono comunque esperienze formative.
Dimenticando, forse, che tantissime persone stanno vivendo o hanno vissuto esperienze negative orribili e a cui è davvero difficile, se non impossibile, attribuire una valenza formativa.
Lo so, c’è chi ha sofferto, è scampato alla morte per un pelo e adesso dice che questo gli è servito per riflettere e diventare una persona migliore….
Ma si tratta di una sparuta minoranza di persone, che hanno avuto non solo la volontà di migliorare, ma anche la possibilità. Siamo sicuri che volontà e possibilità siano sempre sovrapponibili? Anche in un bambino con una patologia incurabile che lo porterà alla morte all’età di 2 anni e mezzo? Anche in persone che hanno dolori o altri disagi fisici che impediscono loro di pensare lucidamente?
Probabilmente tanti sostenitori del “tutto va bene” lo sono perché hanno avuto nella vita esperienze brutte molto limitate; probabilmente mentre parlano non tengono conto dell’esistenza di centinaia di malattie fortemente invalidanti oncologiche, neurologiche, metaboliche. O esperienze di violenza sessuale, tortura, detenzione in galere di certe nazioni totalitarie.
Sì, lo so, forse c’è la legge del Karma che riequilibrerà tutto nella prossima vita, e/o ci dà l’esperienza che stiamo vivendo perché in qualche modo ci serve, anche se non sappiamo in che modo può essere utile.
Ma è un forse. Non c’è motivo di esserne sicuri al 100%. Quindi è normale che ci siano persone che non solo non ne sono sicure, ma pensano che sia una grossa sciocchezza.
In ragione di quel “forse”, e per rispetto nei confronti di queste persone, credo sarebbe bene formulare con cautela certe affermazioni.

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