Psicosomatica

Sì, saltare la colazione fa perdere peso, e non danneggia la salute

Saltare la colazioneSaltando la colazione in media si assume 260 calorie in meno al giorno, e si perde 400-500 grammi al mese.

E no, contrariamente a una diffusa credenza popolare, chi salta la colazione non è portato a mangiare di più a pranzo, né percepisce una maggiore fame nel pomeriggio, né presenta un rallentamento del metabolismo con minor consumo di calorie, né si sente meno energico nell’arco della giornata.

È quanto risulta da una revisione di 13 studi randomizzati controllati pubblicata nel gennaio scorso sul British Medical Journal

In tutti gli studi è stata osservato il surplus di introito energetico e l’impatto sul peso corporeo derivanti dal fare colazione. Saltare la colazione ha determinato un calo ponderale, e mai un aumento, indipendentemente dall’essere o no sovrappeso.Leggi tutto »Sì, saltare la colazione fa perdere peso, e non danneggia la salute

Coaching psicosomatico

– Ho dolore al collo… Forse ho una protrusione cervicale o una contrattura muscolare…
– Forse. Ma prova a descriverlo con parole terra-terra: che fastidio hai?
– Mi fa male quando mi volto indietro.
– Da quanto tempo?
– Circa tre settimane.
– Tre settimane fa quale evento passato ti faceva male, se ti voltavi indietro a guardarlo?
– … [attimo di smarrimento] … [sorriso] …Ah, ho capito…
– Prova a voltare il collo adesso… Passato il dolore?
– Sì… [muove il collo ancora, fra lo stupore e l’incredulità] …Non ho più dolore!!

Questo è il tipico esempio di ciò che accade in una sessione di coaching psicosomatico in cui l’operatore affronta il problema indagando su una possibile lettura metaforica del sintomo. Accade che:

  • Il paziente si rende conto dell’origine psico-sociale del proprio fastidio fisico,
  • …ovvero capisce il messaggio che il suo corpo gli stava inviando,
  • …quindi il messaggio, avendo assolto il suo compito, non ha più bisogno di manifestarsi come sintomo.
  • …che con questo naturale processo di auto-guarigione, scompare.

Anche se non sempre questo approccio è così semplice, e anche se il risultato non in tutti i casi è istantaneo, lo considero complementare a ogni terapia medica in cui non si sia preso in considerazione la persona nel suo insieme corpo-mente. Questo vale anche per persone che apparentemente hanno un problema esclusivamente fisico.Leggi tutto »Coaching psicosomatico

Disturbi psicosomatici – Come parla il sistema energetico al corpo? – 2^ parte

Quando si è riconosciuto un sintomo fisico come un messaggio da parte del sistema energetico di cui la persona aveva bisogno, e quando in seguito a questa comprensione il sintomo se n’è andato, un errore da non fare è dare per scontato che sia stato fatto tutto quello che c’era da fare per un sufficiente riallineamento, e che il lavoro sia da considerarsi concluso. Non sempre è così…

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Disturbi psicosomatici – Come parla il sistema energetico al corpo? – 1^ parte

Argomento abbastanza controverso è la relazione fra emozioni e manifestazioni cliniche, cioè dolori di vario tipo, riduzione di sensibilità o di forza, pruriti, gonfiori, arrossamenti, etc, a cui è corretto riferirsi parlando di “segni e sintomi”; pur valendo quel che dirò sia per i segni che per i sintomi, per brevità parlerò semplicemente di “sintomi”, che del resto sono spesso l’aspetto che interessa di più.

A volte si parla di somatizzazione di disagi emozionali affermando semplicemente che “un problema fisico può essere dovuto a un fattore psicologico”, magari aggiungendo un commento del tipo “così a un problema se ne aggiunge un altro”.

Trovo questa visione inesatta, incompleta e aberrante.Leggi tutto »Disturbi psicosomatici – Come parla il sistema energetico al corpo? – 1^ parte