Libera l’animale che c’è in te (tipo.. pollo)

Dal film “A peaceable Kingdom” (prodotto dall’organizzazione animalista Tribe of heart):

<< Quando abbiamo trovato e liberato queste galline, sono state uno o talvolta due anni nelle gabbie, e generalmente hanno perso circa il 75% delle loro piume e hanno lividi e macchie rosse per tutto il corpo, e gli animali a cui hanno negato qualsiasi loro comportamento e necessità naturale… dopo un giorno che sono arrivati qui stanno già facendo i propri nidi, e prendono il Sole, amano il Sole, come chi lo vede per la prima volta, ti sembra di sentir loro dire “Aaah!”. Spiegano le ali […] e iniziano a camminare, all’inizio timidamente, e presto vanno a curiosare per la fattoria; camminano così […] perché non sanno come camminare […] è anche scioccante perché ti rendi conto che è questo che volevano fare quando stavano in quelle gabbie.

Non si dimenticano mai di come essere un pollo. >>

Un pollo, anche se è nato in un allevamento intensivo, non dimentica mai di essere un pollo. Non avendo mai camminato liberamente in spazi ampi, una volta liberato, ha un po’ paura di camminare liberamente, e gli ci vuole un po’ di tempo per imparare. Ma è da subito che si rende conto che quello è il modo di essere che gli appartiene veramente.

Gli esseri umani, invece……talvolta assaporano la libertà, si rendono conto che quello è il loro modo di essere che è stato fino ad allora censurato in cambio dell’approvazione altrui, in cambio della pigrizia, in cambio di soldi, in cambio di una falsa tranquillità, in cambio dell’essere al riparo da insensati sensi di colpa… E preferiscono rientrare nella loro gabbia.

“Ma […] ma […] ma…”

I “ma” si smontano, si risolvono, si bypassano, prima o poi, se veramente t’interessa essere chi sei.

La scelta è solo tua:

– La gabbia dell’obbedienza ai valori inventati da qualcun altro,

– oppure una piccola fatica iniziale, e poi la libertà vera.

Io ti consiglio di decidere per quest’ultima, e di non rimandare questa decisione neanche di un secondo a partire da ora.

Un pollo non si dimentica mai di come essere sé stesso. E tu?

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