Personal Life Coaching

Risveglia e segui il tuo prezioso istinto

L’istinto è importante per esseri umani quanto per gli animali. Nelle civiltà occidentali moderne è spesso offuscato e, quando fa “capolino”, è purtroppo percepito come un problema anziché la preziosa risorsa che in effetti è. In questo articolo, qualche consiglio per far rivivere e valorizzare il tuo istinto, a cui è bene attribuire un ruolo fondamentale nelle decisioni importanti.

Ogni animale ha un mezzo prezioso che gli suggerisce ciò che è meglio fare: l‘istinto. L’essere umano non fa eccezione.

Ma spesso l’essere umano non lo ha ben chiaro, e allora capita di sentire frasi come

“L’istinto mi dice di comportarmi in un modo, e la ragione mi dice di comportarmi nel modo opposto”.

Accade tipicamente quando c’è un conflitto fra:

vantaggio a lungo termine / vantaggio a breve termine (es. “Se studio fra un mese passerò l’esame; se vado al luna park mi diverto subito… quindi cosa faccio oggi? Studio o vado al luna park?”)

voler assecondare una pulsione / rispettare un principio morale (es. “Sono sposata, quindi non posso farmi possedere da un altro uomo, anche se ne ho voglia”)Leggi tutto »Risveglia e segui il tuo prezioso istinto

Stato generativo: la migliore versione di te stesso

… o di te stessa, naturalmente.

Lo stato generativo è lo stato psico-somatico che in ogni campo della tua vita dà i migliori risultati possibili a parità di risorse in tuo possesso.

Essere nel proprio stato generativo non significa avere una bella sensazione o emozione. Si tratta infatti di un atteggiamento. Più precisamente, si tratta di un atteggiamento operativo, e cioè del modo in cui ti poni nei confronti dei dati di fatto e di cosa tu vuoi.

Ad esempio è possibile che una situazione spiacevole sia impossibile da risolvere in quel momento, e che provochi inevitabilmente dolore. In tal caso, trovarsi in stato generativo significa tornare non istantaneamente felice, ma almeno presente e focalizzato su ciò che è meglio fare in quel momento, anziché “piangersi addosso” inutilmente commentando la spiacevolezza della situazione.

Di caratteristiche opposte allo stato generativo è lo stato “inibitorio”.Leggi tutto »Stato generativo: la migliore versione di te stesso

Preparazione al Coaching: “spacchetta” il problema

Ai clienti che chiedono di fare Personal Coaching consiglio una procedura da seguire qualche giorno prima dell’incontro, che serve a organizzare al meglio il tempo che hanno deciso di dedicare alla propria evoluzione personale, quindi velocizzare la parte introduttiva, riducendo fra l’altro il costo della sessione.

Molte persone tendono a descrivere un problema in maniera troppo riassuntiva, generica, implicita. Allora il problema è come un oggetto chiuso in un contenitore poco trasparente: si capisce vagamente di cosa si tratti grazie a un’etichetta posta all’esterno. Il primo passo da fare è “spacchettare” il problema per rendere evidenti i processi che portano a risultati indesiderati e quindi sapere da dove cominciare per cambiarli. E ti spiegherò come puoi farlo anche in autonomia usando semplicemente una più utile forma di linguaggio.

Per descrivere chiaramente e utilmente la situazione in cui ti trovi e il risultato che grazie al Coaching vuoi raggiungere, ti consiglio di usare uno schema del tipo “quando vivo la situazione A –> mi succede B”. Quindi:

Quando accade/ricordo/immagino “A” —> Provo la sensazione indesiderata “B”

Nel caso la questione veda in primo piano non le emozioni, ma un risultato pratico:

Quando provo ad ottenere il risultato X –> Non ci riesco, perché anziché “X” accade “Y”

Ad esempio:

Quando penso al fatto che devo studiare
—> mi vengono in mente tante scuse per rimandare

Quando ruoto la testa a sinistra oltre i 45 gradi
—> ho un bruciore sul lato sinistro del collo.Leggi tutto »Preparazione al Coaching: “spacchetta” il problema

Scrivere in dettaglio sequenziale: un esercizio di pre-Coaching e Auto-Coaching

Life Coaching - compiti per casaAi clienti che chiedono di fare Personal Life Coaching do, ancora prima di cominciare, un suggerimento per organizzare al meglio il tempo che hanno deciso di dedicare alla propria evoluzione personale.

Si tratta di un piccolo esercizio che, al di là del Life Coaching, può servire anche da sé per rendere alcuni problemi così chiari da vederne magari subito la soluzione.

Si tratta di

Scrivere la situazione in cui ti trovi in dettaglio sequenziale e il risultato che vuoi raggiungere

(quest’ultimo può essere omesso, se appare ovvio.. ad esempio se lamenti un preciso disagio emozionale o fisico è ovvio che il tuo desiderio è la scomparsa di questo disagio, anche se non è detto che sia l’unico obiettivo che scopriremo di dover perseguire durante il nostro lavoro).

Ho pensato di dare questo consiglio per accorciare la parte introduttiva del Personal Coaching, risparmiando tempo e riducendo così il costo della sessione.

Lo schema che ti consiglio di usare per descrivere una situazione che vuoi cambiare è uno schema sequenziale, quindi del tipo:Leggi tutto »Scrivere in dettaglio sequenziale: un esercizio di pre-Coaching e Auto-Coaching

Evoluzione Personale: Nozioni di base

Prima di lavorare sull’aspetto funzionale di una persona, ovvero su un suo qualunque obiettivo specifico, un Personal Coach deve occuparsi dell’aspetto strutturale, cioè fornire al cliente, se alcuni suoi schemi di comportamento ne rivelano la mancanza, alcune nozioni che costituiscono la base di una vita sana. Alcune di queste nozioni sono:

1) AVERE UNA BUONA PERCEZIONE DI SE’. Importante atteggiamento per raggiungere un successo e goderselo una volta raggiunto è senz’altro la consapevolezza di esserne meritevole. Quando hai preso coscienza della bontà dei tuoi valori e hai deciso il loro ordine di importanza, un tuo comportamento teso a perseguirli con integrità non ti lascerà dubbi sul fatto che ogni tuo successo è un successo meritato (l’amore da parte di qualcuno, la libertà di fare quello che ti piace, un qualsiasi evento fortunato..).

2) CONOSCERE I PROPRI VERI OBIETTIVI. Spesso un obiettivo che una persona afferma di avere è in realtà un mezzo di cui la persona stessa, a torto o a ragione, crede di aver bisogno per raggiungere quella che è la vera fonte di soddisfazione. Per individuarla la PNL suggerisce il metamodello, ossia una serie di domande tese a precisare prima il significato semantico dell’espressione usata dalla persona per indicare il proprio obiettivo, e poi il significato funzionale di quest’ultimo. Invece usando Mythoself si insegna alla persona ad accedere all’atteggiamento operativo che caratterizza i momenti in cui “tutto è perfetto”; quando assume tale atteggiamento, la persona è in grado di dire con sicurezza qual è il proprio vero obiettivo e qual è la prossima azione concreta da fare per raggiungerlo.Leggi tutto »Evoluzione Personale: Nozioni di base